Intuitivamente verrebbe da pensare che, come una qualsiasi visita medica, una valutazione degli apprendimenti possa essere effettuata nel corso di una singola seduta e in qualsiasi momento della giornata.
Andremo ora ad analizzare, nel dettaglio, i motivi per cui queste convinzioni siano entrambe errate.
Per effettuare una valutazione completa degli apprendimenti è necessario valutare le principali abilità scolastiche ossia la lettura, la scrittura e la matematica.
Perché vari tipi di prove per valutare una stessa abilità?
Ognuna di queste abilità viene analizzata sotto vari aspetti.
Lettura e comprensione del testo
Al bambino vengono proposti tre tipi di prove, per valutare la lettura strumentale in aggiunta alle prove di comprensione: la lettura di un brano, la lettura di liste di parole e la lettura di liste di non parole.
Esistono due modalità di lettura, una passante attraverso la via lessicale ed una che utilizza la via fonologica. La via lessicale è quella tramite cui un lettore esperto, guidato dal significato e dalle lettere iniziali delle parole, riesce ad anticipare i vocaboli senza completare la lettura di tutte le lettere costituenti, grazie al bagaglio lessicale che possiede ed andando a ripescare le parole velocemente dal proprio vocabolario mentale.
Un lettore inesperto, come un bambino di prima elementare alle prime fasi di apprendimento della lettura, è costretto invece a ricorrere alla via fonologica, ossia al meccanismo di conversione delle singole lettere nei corrispondenti suoni.
La lettura di un testo e di liste di parole vede coinvolta, in maniera più marcata (testo) o meno marcata (parole), la via lessicale, mentre la lettura di non parole (ossia parole inesistenti, che potrebbe essere paragonata alla lettura di parole scritte in una lingua sconosciuta) implica necessariamente il ricorso alla via fonologica.
Vengono inoltre proposte delle prove di comprensione del testo, per valutare se il livello di lettura raggiunto sia funzionale alla comprensione.
Scrittura
Per valutare la scrittura vengono somministrati tre/quattro tipi di prove a seconda della scolarità del bambino: il dettato di un brano a ritmo incalzante, la scrittura di liste di parole, di non parole e di frasi contenenti parole omofone non omografe.
Il dettato di brano a ritmo incalzante serve a valutare il livello di automatizzazione poiché, dalla terza elementare, la scrittura non viene più esercitata come fine a se stessa, ma viene utilizzata in compiti che richiedono una certa velocità, come la produzione di testi, la scrittura di dettati o il prendere appunti. La scrittura di liste di parole è proposta per individuare la padronanza del codice ortografico e l’eventuale livello di rottura, in quanto le liste contengono parole che si differenziano per lunghezza e complessità. La scrittura di non parole valuta l’efficienza del meccanismo di conversione segno/suono, mentre la scrittura di frasi contenenti parole omofone non omografe, ossia parole che si leggono nello stesso modo ma che, in base al significato che devono veicolare, devono essere scritte in modo diverso (es: non c’era nessuno/metto la cera sul pavimento), richiede un elevato livello di padronanza e di automatizzazione delle regole ortografiche.
Matematica
Rispetto alla matematica viene proposta un’unica batteria, che prevede la somministrazione di una serie di prove per permettere di valutare tutti gli ambiti interessati: le abilità numeriche, le abilità di calcolo, il senso del numero e la capacità di risoluzione di problemi.
Nel caso in cui, dalla somministrazione delle prove sopra citate, dovessero emergere delle difficoltà, sarà necessario proporre delle prove di valutazione di alcune funzioni trasversali , come memoria, abilità di accesso lessicale ed attenzione, per verificare se sia presente il profilo tipico dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o se le cadute riscontrate nelle prove debbano essere imputate ad altre cause.
Se dovesse effettivamente emergere il profilo tipico dei DSA, per poter procedere con la formulazione della diagnosi, la legge prevede, come ultimo passo, la valutazione del livello intellettivo del bambino poiché, come risaputo, i soggetti con disturbi specifici dell’apprendimento sono ragazzi intelligenti che presentano difficoltà settoriali (per questo vengono definiti “disturbi specifici”) e discrepanti con il buon livello di funzionamento generale.
Conclusioni
Apprendendo queste informazioni ne consegue logicamente che la valutazione non può essere svolta in un'unica seduta, in genere una valutazione degli apprendimenti infatti richiede tre, al massimo quattro, sedute della durata di un’ora. Dal momento che le prove proposte richiedono buoni livelli di attenzione e concentrazione, per essere certi che i risultati ottenuti siano attendibili, è preferibile frazionare la somministrazione delle varie prove in più sedute, e cercare di inserire la valutazione in un momento della giornata in cui i bambini/ragazzi abbiano a disposizione, per poter affrontare le varie prove nelle migliori condizioni possibili, livelli sufficienti di risorse, e non dopo un’intensa giornata di lavoro scolastico, e questo, in genere, si verifica di mattina o nel primo pomeriggio.
Prima di concludere è doveroso precisare che le prove elencate, essendo quelle necessarie per poter procedere con la stesura di un’eventuale diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento, vengono somministrate a bambini che hanno concluso la classe 2 elementare, poiché prima non è possibile la formulazione di una diagnosi.
Per bambini più piccoli sono previsti altri compiti, per valutare i prerequisiti degli apprendimenti, e prove meno complesse di quelle descritte, volte a testare le prime fasi di insediamento delle abilità scolastiche.